A Parma si mangia anche per strada e con le mani

Il festival dello street food

di Giulia Zini

 

Giugno. Il caldo, l’estate che arriva. Cosa può esserci di meglio di una passeggiata per il Parco Ducale con in mano un bicchiere XL di anolini in brodo?

La passione per il cibo, si sa, non teme la calura. Se è vero che la tradizione, quella vera, vuole che anche a Ferragosto si mangi un bel piatto di "galleggianti".

E' questo il contesto, non solo climatico, del ricomparso Street Food Festival, dopo la sua cancellazione per effetto della pandemia. Un ritorno che segnaliamo, sottraendolo alla mera cronaca, per lo sforzo di dare un respiro culturale nuovo all'evento, sia pure limitato al cibo

Ai food truck di cucine regionali si sono infatti aggregati quelli internazionali del Brasile, degli Stati Uniti, della Spagna, dell’Argentina e del Messico. Un’occasione che ha permesso di conoscere e scoprire sapori lontani al ritmo di musica dal vivo e di dj-set, alternati a cookingshow e laboratori e spazi per i più piccoli..

Il Parco Ducale ha fatto vivere giorni di festa ai suoi cittadini e ai turisti, che si sono diretti nella capitale della cultura 2020/2021 per prendere parte al festival. Dopo due anni di stop forzato, gli eventi organizzati tra il primo e il 5 giugno hanno riportato la vita alla “normalità” e in tantissimi l’hanno colta, approfittando del ponte.

L’idea di godersi mix di piatti originali, che uniscono il tradizionale allo sperimentale, ha contribuito a creare molta attrattiva. Passeggiando per le vie del parco, infatti, si potevano assaggiare prodotti di ogni genere e bastava chiudere gli occhi per immaginarsi a Roma, in Sicilia o in Spagna.

I profumi dei diversi piatti tipici si mescolavano tra loro ed invogliavano a fermarsi in tutti i 28 stand.

Tra questi non mancavano ovviamente i sapori del territorio: Gusto Parma (https://www.eatinero.it/it_it/foodtruck/gusto-parma#), il food truck che diffonde la cucina parmigiana fuori provincia, ha offerto assaggi dei piatti più importanti della tradizione come anolini, torta fritta e salumi. Con accompagnamento, ovviamente, di vini del territorio ( lambrusco e malvasia) e non solo. Ma anche di birre artigianali, anche in questo caso di  provenienza nazionale e internazionale.

Da segnalare anche l’organizzazione del vintage and handmade market e soprattutto del silent party. Ricordando, per concludere, che il festival parmigiano è stato solo l'inizio di una luga stagione estiva che percorrerà tutte le strade d'Italia. Tutte le info si trovano nel sito https://www.parmastreetfood.com/ e sulle sue pagine social https://www.instagram.com/parmastreetfood/ e https://www.facebook.com/parmastreetfood

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